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venerdì , 22 Novembre 2024

Sfondano una vetrina con un tombino a Venezia, l’arresto dei tre ladri colti in flagrante

02.03.2023 – 13.00 – Durante la notte dell’ultimo di febbraio, tre persone sono state arrestate poiché colte in flagranza di reato mentre sfondavano la vetrina di un esercizio commerciale con un tombino. Un episodio che rientra in un fenomeno più esteso di vandalismo notturni, che ha colpito numerose attività commerciali di Mestre.
“Un risultato frutto di alcune notti di appostamento da parte degli agenti della nostra Polizia locale che, in borghese, hanno dedicato ore ed ore per individuare questi tre soggetti che sono ora in mano al giudizio della magistratura- ha annunciato il sindaco Luigi Brugnaro nel corso di una conferenza stampa- Volevo ringraziare pubblicamente gli agenti che si sono resi protagonisti di questa indagine, per il loro impegno e dedizione anche a scapito di ore di sonno e di quelle che potevano dedicare alla famiglia. Ma volevo dare risalto a questa brillante indagine per dare una risposta ai cittadini di fronte a quella che è un’emergenza sociale che ha esasperato i commercianti della nostra città, che da settimane vanno a casa la sera con la paura di scoprire la vetrina del proprio negozio sfondata”.

“Sappiamo che il problema esiste e sono d’accordo con chi, silenziosamente, ha manifestato nei giorni scorsi e con i motivi che hanno spinto tanta gente a scendere in strada – ha quindi proseguito il sindaco -. A chi amministra va il compito di risolvere i problemi: noi abbiamo dato un forte segnale di presenza con questi tre arresti e con il brillante lavoro dei nostri agenti che hanno svolto un lavoro encomiabile se per in sinergia con le altre Forze dell’ordine“.

“Al Governo, che è in carica da soli tre mesi, il compito di correggere le norme – ha poi concluso il primo cittadino -. Sono d’accordo con la depenalizzazione ma non può tradursi in impunità di fronte ad un certo tipo di reati. Ripartirà da Venezia, con ogni via possibile, la proposta di dare al giudice di pace poteri penali contro questi reati che sono sì minori ma i più fastidiosi. Le leggi che si applicano oggi non sono idonee al momento storico che stiamo vivendo, non solo a Venezia e a Mestre ma in tutta Italia. Su questo tema non mi fermerò di certo e proprio per dare quelle risposte che tutti quei cittadini che hanno manifestato per le strade di Mestre l’altro giorno aspettano”.

I complementi agli agenti della Polizia locale protagonisti dell’indagine giungono anche dall’assessore alla Sicurezza, Elisabetta Pesce, che evidenzia la professionalità che contraddistingue il Corpo di operatori.

[m.g]

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