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giovedì , 25 Aprile 2024

Marcato su startup giovanili: sostenere i giovani che hanno il coraggio di investire

24.01.2022 – 20.09 – “Dobbiamo fare in modo che l’effervescenza dei nostri giovani veneti in campo imprenditoriale non venga frenata e annichilita della crisi e dagli ostacoli che ci sono alla ripresa”.
Lo ha detto questa mattina l’assessore regionale allo sviluppo economico ed energia Roberto Marcato in occasione del suo intervento nel corso di un convegno promosso dall’Ente Nazionale Microcredito e Invitalia sulle nuove opportunità di fare impresa per i giovani.
“Qualsiasi possibilità da sfruttare per lo sviluppo dell’economia del Veneto è ben accetta e oggi è ancora più importante dare ai giovani la possibilità di fare impresa – ha sottolineato Marcato –. Nella nostra regione c’è un numero esiguo di Neet, giovani che non lavorano né studiano, avendo un tasso di disoccupazione fra i più bassi d’Italia e uno dei tassi di scolarizzazione fra i più alti. È del tutto evidente che però dobbiamo sostenere i giovani verso l’imprenditorialità”.
Marcato ha ricordato l’impegno della Regione del Veneto nell’ultimo anno con il bando per l’imprenditoria giovanile da 3 milioni di euro a fondo perduto, come a fondo perduto sono i 33 milioni di euro del bando dedicato all’economia circolare e un altro bando aggregazioni d’impresa per ricerca e innovazione da 10 milioni di euro.

Declinando il tema specifico del convegno l’assessore allo sviluppo economico ha evidenziato anche i 20 milioni di euro destinati al microcredito e quello che ha definito “uno sforzo titanico” da 87 milioni di euro sul risk sharing, in parte a fondo perduto.
“Rimangono sul tavolo una serie di questioni che rischiano di minare la capacità economica del Veneto, la regione che lo scorso anno ha avuto la crescita di Pil più sostanziosa a livello nazionale – ha indicato Marcato -. Abbiamo alcuni elementi di zavorra molto pesanti, in primi il credito. E’ necessaria una profonda riflessione tenendo conto che due terzi degli aiuti di Stato per il credito sono stati utilizzati dal sistema bancario per ristrutturare debiti esistenti e non per emettere nuovo credito. Questo significa che una parte dello sforzo fatto dal sistema Paese è stato vanificato da questo atteggiamento del mondo bancario. Dobbiamo poi ragionare sul tema vincoli europei, che in tempo di pandemia andrebbero allentati e su quello delle moratorie che stanno scadendo, a dimostrazione che non siamo ancora fuori dalla crisi”.

“Rimane, infine, il tema del rincaro delle bollette energetiche e dei costi delle materie – ha concluso Roberto Marcato –  su cui va fatta una riflessione a livello dell’intero sistema Paese. Non possiamo pensare a interventi a fondo perduto del Governo di svariati miliardi al mese per sterilizzare l’aumento delle bollette energetiche. Sarebbe piuttosto utile ragionare sul tema delle energie in disponibilità e dei rapporti internazionali. L’Unione Europea dovrebbe avere rapporti più forte con Paesi che ci forniscono energia, evitando di arrivare alla speculazione energetica. Serve far valere i rapporti in maniera forte per trovare soluzioni adeguate ad un problema così serio e globale”.
Il progetto presentato nell’occasione, “Yes I Start Up” è una iniziativa supportata dall’Ente Nazionale Microcredito (ENM), nata per stimolare e supportare l’autoimprenditorialità di neet (giovani che non studiano e non lavorano), donne e disoccupati di lunga durata. Si tratta di un percorso di formazione mirata, che aiuta gli startupper a valutare bontà ed efficacia della propria idea imprenditoriale, supportandoli nella redazione del business-planfavorendo infine l’accesso ai finanziamenti del fondo SELFIEmployment gestito da Invitalia.

[c.s]

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