19.02.2022 – 12:28 – Il carnevale è una festività che, in Italia e in tutto il resto del mondo, è caratterizzata da feste in maschera e parate di carri allegorici, in cui dominano colore e fantasia, ma anche elementi stravaganti e licenziosi.
Origine e curiosità – Le origini del Carnevale vengono fatte risalire, da diversi studi, al mondo antico pre-cristiano, nella fattispecie ad alcuni riti propiziatori greci e romani: le feste dionisiache e i saturnali. Durante questi eventi si realizzava un momentaneo scioglimento dagli obblighi e a Roma, ad esempio, la festa in onore della dea Iside era caratterizzata da gruppi di persone in maschera, in quei giorni infatti i costumi cancellavano, temporaneamente, le differenze sociali e tutti potevano partecipare a questi rituali di buon auspicio per ottenere la benevolenza degli dei, e in particolare richiedere un raccolto abbondante. Non a caso infatti l’inizio del Carnevale ,nell’antica Roma, corrispondeva all’inizio della primavera. Da un punto di vista storico questa festa rappresentò un momento di rinnovamento simbolico e spirituale, perché durante i festeggiamenti il caos sovvertiva l’ordine del cosmo, che esaurito tale periodo, riemergeva per dar vita ad un nuovo ciclo: il nuovo anno solare.
Dall’epoca medievale in poi, la Chiesa farà coincidere questo evento con il periodo che precede la Quaresima. È doveroso precisare quindi, che il Carnevale non è una festa cristiano-cattolica in senso stretto, in quanto non riferibile a nessun testo sacro, ma grazie alla Chiesa, da festa prettamente pagana ha assunto significati legati alla religione.
Come si festeggia? – In alcuni posti, in Italia, in Europa ed in particolare in Sud America, i festeggiamenti hanno raggiunto proporzioni epiche, le cerimonie carnevalesche sono diventate sempre di più sinonimo di divertimento sfrenato e scherzo. Ogni città, in base alla propria storia e alle proprie tradizioni locali, ha un suo modo particolare di festeggiarle. Tra i più importanti ed eleganti in Italia, ricordiamo il Carnevale di Venezia ( o Carnoval come si dice li),che affonda le sue radici nell’epoca della Serenissima e incanta da allora con le sue maschere colorate e finemente decorate, è molto noto infatti per lo sfarzo e i costumi ricercati. Ma non bisogna dimenticare altre città della penisola come Viareggio con i suoi carri, Acireale, Verona e tanti piccoli borghi italiani tra cui Muggia la cui particolarità sono le grandi sfilate di carri allegorici, ricchi di colori e mossi da complessi sistemi meccanici, frutto di minuzioso lavoro ad opera di appassionati.
Quali sono i simboli del Carnevale? – La maschera è il simbolo per eccellenza, il termine deriva dall’arabo mascharà= satira, scherno; indossarle concedeva la libertà di vestire i panni di qualcun altro, in una festa sinonimo di trasgressione e divertimento. Secondo la storia del carnevale le maschere italiane, tra le quali ricordiamo le notissime maschere veneziane che risalgono più o meno addirittura al 1100, rappresentano vizi e virtù del popolo, ma anche della classe borghese e nobile. I coriandoli, altro tipico simbolo, oggi sono piccoli ritagli di carta colorata. Un tempo però “coriandoli “ erano dei piccoli confetti rotondi utilizzati nell’industria dolciaria, ricavati a partire dai semi di coriandolo, furono chiamati così per la loro leggerezza e cominciarono ad essere lanciati alla fine dei cortei lungo le strade. A fine Ottocento ,per motivi economici, furono sostituiti da confetti di gesso e prodotti esclusivamente in occasione del carnevale. L‘invenzione dei coriandoli di carta, come li conosciamo oggi, è stata rivendicata dall’ingegner Ettore Fenderl. Secondo un racconto da lui stesso riferito, per festeggiare il Carnevale del 1876 a Trieste, avrebbe ritagliato dei triangolini di carta, non avendo il denaro per i confetti di gesso allora in uso, lanciandoli dalla sua casa in Piazza della Borsa a Trieste.
di Marica Barillaro