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Al Caorle Independent Film Festival trionfa Uruguay: intervista esclusiva alla regista Andrea Simonella

26.09.2022 – 11.15 – La regista sanstinese Andrea Simonella trionfa con ‘Uruguay’ al Caorle Independent Film Festival, la rassegna cinematografica internazionale di cinema indipendente organizzata dall’Associazione Caorle Film, patrocinata dal Comune di Caorle, dalla Regione Veneto e sotto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo giunta alla quinta edizione. Il cortometraggio italiano -emerso tra le oltre 70 opere selezionate- scritto e diretto da Andrea Simonella affronta il tema degli abusi sessuali: Adele, giovane ragazza ricoverata in psichiatria, subisce ripetute violenze da parte di Cristian, un infermiere, ma grazie all’aiuto di uno psichiatra riuscirà a far emergere la verità. Un lavoro accurato, forte e di grande impatto sociale, come testimoniato dal fatto che ci sia stata la supervisione di illustri professionisti come la psichiatra Gemma Brandi e il luminare giurista il professor Paolo Cendon, precursore dei diritti dei fragili.

Uruguay finora ha partecipato a più di 25 selezioni nazionali ed internazionali vincendo 13 premi. Che sapore ha vincere a casa?

Vincere il Caorle Film Award di quest’anno è una gioia per molteplici motivi. È cosa rimarchevole essere lodati nella propria patria, dato che è opinione comune pensare che la patria, nella fattispecie circoscritta al mio territorio d’appartenenza, ti dà la vita ma non gli onori, come si suol dire. Proprio dal mio paese di provincia, San Stino di Livenza, a 23 anni sono partita alla volta di Roma, circa dieci anni fa, senza nessuna certezza e garanzia sul futuro lavorativo che desideravo intraprendere. Una scelta non comoda ed ancora in fase di realizzazione. Spesso dileggiata perché non compresa, i momenti di sconforto non sono mancati e non mancano. La risultante è una maggior tenacia nel raddrizzare il tiro. Punto avanti anche se ho solo mezzo metro per farlo. Consapevole che la strada è ancora lunga, incerta ed in salita, tendo ad avere un approccio meno irrequieto, e quindi più sereno nei confronti di questo mestiere. Uscire dalla provincia, dove tutto ciò che è considerato fuori portata viene spesso condannato, lo considero oggi un dono: una scuola formativa importante per temprare il carattere. Sono fiera delle mie origini e qui oggi mi rifugio. 

Un successo costruito mattone dopo mattone, tra tante difficoltà.

Da quasi 14 anni ho scoperto di avere la sclerosi multipla. Appartengo di fatto alla categoria dei più fragili. Seguire i miei sogni e cercare di realizzarli mi ha permesso di accettare meglio la diagnosi. Oggi, pur lottando ogni giorno, sto bene e la mia malattia è in “remissione” da quando 10 anni fa ho scelto fermamente di intraprendere la strada per il cinema. Ora mi reputo fortunata perchè, con il senno di poi, non è grave anche se la malattia è stata impattante nei primissimi anni d’esordio.

La giuria internazionale -composta da Tom Procida, Stefania Delia Carnevali, Roberta Pazi e Lillo Venezia- ha assegnato ad Uruguay anche i premi per Miglior Regia, Miglior Scenografia, Miglior Montaggio Sonoro e Miglior Film Drammatico.

Il premio della scenografia mi ha stupito particolarmente. Trattandosi di un cortometraggio indipendente, ho deciso di lesinare sulle spese e di fatto il reparto scenografia è assente nei titoli di coda. Le location si prestavano bene (il film è stato girato nell’Udinese con il patrocinio del Consiglio Regionale del Fvg) e abbiamo recuperato i mezzi di scena direttamente sul posto. Mi ricordo con orgoglio di aver pitturato personalmente con la vernice bianca la porta della stanza dove abbiamo girato molte scene. Un lavoro di scenografia self made e artigianale: collettivamente, ha contribuito tutta la troupe. Il premio come miglior regia e miglior film drammatico sono riconoscimenti importanti e non scontati per un tema scomodo e a tratti indelicato, ma mai grottesco. Il premio come miglior sound design va al fonico Emanuele Marchetto, importantissimo il lavoro di montaggio e post produzione operato da Ivan Zuccon che ha impreziosito notevolmente il cortometraggio.

Uruguay tratta un tema difficile seppur molto attuale. Qual è il messaggio che vuole lanciare attraverso il cortometraggio?

Il tema trattato è quello della violenza sulle donne e, più generalmente, sui soggetti fragili ed è ispirato liberamente a dei fatti cronaca realmente accaduti. Abbraccio la categoria dei più fragili perchè ritengo la fragilità un valore, e non una mancanza, che ci rende meravigliosamente umani. Credo che oggigiorno si vada incontro ad un aumento delle persone che,  di diritto o simbolicamente, rientrano in questa descrizione. L’opera, per quanto forte, vuole essere un monito di speranza per tutte le donne vittime di violenze che non devono essere prigioniere della paura e portatrici di uno stigma sociale. L’invito è a parlarne, senza forzature ed atteggiamenti auto giudicanti o giudicanti. Una storia personale può essere una storia universale e questo è il messaggio di fondo del cortometraggio.

I progetti per il futuro di Andrea Simonella?

A dicembre sarò a New York, sempre con Uruguay, per il festival conclusivo del percorso di distribuzione festivaliera curata da Premiere Film che dura da un anno. Mi auguro sarà un possibile punto di incontro per nuove conoscenze e collaborazioni. Ho inoltre già scritto il prossimo cortometraggio e spero di girarlo entro la fine del  prossimo anno. La tematica sarà sempre sociale.

Tutti i vincitori delle categorie in gara alla quinta edizione del Caorle Independent Film Festival: CAORLE FILM AWARD – URUGUAY 
BEST FEATURE FILM / Miglior Lungometraggio – UN MONDO IN PIÙ 
BEST SHORT FILM / Miglior Cortometraggio– TRE VISI 
BEST WEB SERIES/ Miglior Web Series – WIPE ME AWAY 
BEST ANIMATION / Miglior Film di Animazione- SPOON 
BEST COMEDY / Miglior Commedia – QUEL GENIO DEL MIO AMICO 
BEST DRAMA / Miglior Drammatico – URUGUAY 
BEST THRILLER / Miglior Thriller – BREATHE 
BEST SCI-FI / FANTASY / Miglior Sci-Fi Fantasy – THE WAVE 
BEST DOCUMENTARY/ Miglior Documentario – FORT APACHE 
BEST COSTUME DESIGN/ Migliori Costumi – DARKING WAY 
BEST PILOT / Miglior Episodio Pilota – LUPO + AGNELLO 
BEST ACTOR/ Miglior Attore Protagonista – Pier Paolo Spollon – TRE VISI – 
BEST ACTRESS / Miglior Attrice Protagonista – Maria Cristina Valentini – LA GIOSTRA – 
BEST SUPPORTING ACTOR / Miglior Attore Non Protagonista – Alessandro Bressanello – TRE VISI – 
BEST SUPPORTING ACTRESS / Miglior Attrice non protagonista – Elena Stefanuto – DARK COMPOST – 
BEST DIRECTING / Miglior Regia – Andrea Simonella – URUGUAY – 
BEST CINEMATOGRAPHY / Miglior Fotografia – Luca Perin – THE WAVE – 
BEST FEATURE FILM SCREENPLAY / Miglior Sceneggiatura Lungometraggio – Giorgio Vignali – CRIMINALI SI DIVENTA – 
BEST SHORT FILM SCREENPLAY / Miglior Sceneggiatura Cortometraggio – Eliza Jiménez Cossio – WE SHOULD GET DINNER! 
BEST WEB SERIES SCREENPLAY / Miglior Sceneggiatura WEb Series – Eric Piccoli & Florence Laffond – WIPE ME AWAY 
BEST STORY / Miglior soggetto –WE SHOULD GET DINNER!
BEST PRODUCTION DESIGN / Miglior Scenografia – URUGUAY
BEST EDITING / Miglior Montaggio – REMNANTS OF MEMORY
BEST SOUND DESIGN / Miglior Sonoro – Emanuele Marchetto – URUGUAY
BEST SOUNDTRACK / Miglior Colonna Sonora – Giovanna Famulari e Riccardo Eberspache -LA GIOSTRA – BEST MAKE-UP / Miglior Make Up – Silvia Baini – FERMATI QUI 
BEST VISUAL EFFECTS/ Migliori Effetti Speciali – Tobias Gundorff Boesen – THE CAPTAIN’S HEART- 
PEOPLE’S JURY AWARD/ Premio giuria Popolare – TRE VISI 
MENZIONE SPECIALE per il MIGLIOR FILM LOW BUDGET – UN PASSO OLTRE
MENZIONE SPECIALE DALLO STAFF CAORLE FILM – LEONARDO BARONE
MENZIONE SPECIALE MIGLIOR DOCUMENTARIO SULLA MEMORIA – CI SALVARONO GLI ALBERI
MENZIONE SPECIALE BEST GREEN STORYTELLING – ROUGE
MENZIONE SPECIALE DELLA GIURIA – THE JUNGLE
MENZIONE SPECIALE DELLA GIURIA – THE SPRAYER
MENZIONE SPECIALE DELLA GIURIA – ELI NAZIK 

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