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Lavoro: via libera ai bandi FSE e Veneto prima regione a partire

27.10.2022 – 17.27 –“Lo scorso agosto il Veneto è stato la prima regione in Italia, insieme all’Emilia Romagna, a vedere approvato dalla Commissione Europea il Programma Regionale FSE+ 2021-2027, che prevede interventi per l’occupazione e per il miglioramento della vita dei cittadini veneti pari a oltre un miliardo di euro. Ora siamo pronti a partire con un primo pacchetto di risorse, pari a oltre 25 milioni di euro, per sostenere i progetti di inserimento lavorativo per le persone più fragili e più a rischio di esclusione sociale. Le politiche per il lavoro del Veneto sono riconosciute come punto di riferimento a livello nazionale ed europeo. Vogliamo continuare ad investire per dare risposte puntuali nel campo dell’occupazione, soprattutto alle persone con maggiori difficoltà e bisogni”.
Così il Presidente della Regione Luca Zaia annuncia l’approvazione da parte della Giunta regionale, su proposta dell’Assessore al lavoro Elena Donazzan, dei primi bandi del Programma Regionale FSE e FSE+ 2021-2027 nella priorità “Occupazione”.

“Stiamo lavorando con questo primo pacchetto di risorse, da oltre 25 milioni di euro, destinato a far entrare nel mondo del lavoro persone fragili e a maggior rischio di esclusione – spiega in dettaglio Donazzan -. Si tratta di lavorare sulla personalizzazione dei bisogni delle persone fragili. Infatti, 10 milioni sono indirizzati all’apprendistato professionalizzante, 10 milioni a work experience, 5 milioni ai lavoratori di pubblica utilità e 150mila euro, aggiuntivi rispetto a quanto già previsto dal programma GOL, per i voucher di conciliazione”.

“Uno dei progetti più apprezzati dalla Commissione Europea nella scorsa programmazione è stato quello che ha previsto di indirizzare a lavori di pubblica utilità i cittadini esclusi dal mercato del lavoro – sottolinea l’Assessore regionale al lavoro del Veneto -. Grazie a questa iniziativa, con esperienze di lavoro temporaneo al servizio delle pubbliche amministrazioni, abbiamo aiutato persone fragili, ottenendo anche il risultato di migliorare i servizi che si erogano ai cittadini. Lo stesso vale per l’apprendistato che dà priorità di formazione ai lavoratori svantaggiati con un minor livello di scolarizzazione, perché a maggior rischio di esclusione dal mercato del lavoro, formandoli per quanto riguarda le competenze base e trasversali”.

Le delibere approvate dalla Giunta regionale riguardano:
– Approvazione delle linee guida per la presentazione dei progetti formativi “Allenare le competenze trasversali. Progetti per lo sviluppo delle competenze dei giovani assunti con contratto di apprendistato professionalizzante” (10 milioni di euro);
– Approvazione della Direttiva “Percorsi per il rafforzamento delle competenze e per l’inserimento occupazionale – Next Generation WE” – Work Experience -Anni 2022-23 (10 milioni di euro);
Approvazione della Direttiva “Lavori di Pubblica Utilità e Cittadinanza Attiva. Progetti per l’inserimento lavorativo temporaneo di disoccupati privi di tutele – Anno 2022” (5 milioni di euro);
– “Approvazione Avviso pubblico per la presentazione di progetti per l’attuazione delle misure relative al Percorso 4 – Lavoro e Inclusione”. Programma GOL (PNRR). Incremento della dotazione finanziaria a valere sui Fondi Regionali a favore degli interventi “Voucher di Servizio” e “Voucher di Conciliazione” (150.000 euro aggiuntivi rispetto a programma GOL).

“In questo momento in Veneto abbiamo 277.300 disoccupati iscritti ai Centri per l’Impiego – conclude Donazzan –; il 22 per cento di questi è giovane, il 45 per cento ha il titolo di studio scuola media e sono quelli più a rischio. A loro vanno aggiunti gli inattivi, i Neet, giovani che non studiano, non lavorano e non cercano occupazione. A tutte queste persone senza occupazione ci rivolgiamo con le misure e le azioni che mettiamo, in campo a partire dal rafforzare le loro competenze e i profili professionali”.

[c.s]

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