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Patrimonio UNESCO, i gioielli del Veneto

21.11.2022 – 9.30 – L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO) ha iscritto nella World Heritage List (Lista del Patrimonio Mondiale), ai sensi della Convenzione adottata nel 1972, una serie di siti culturali e naturali, presenti nel territorio della Regione del Veneto.
Il Patrimonio culturale e naturale dei territori, di cui l’UNESCO incentiva la protezione, la tutela e la valorizzazione, è l’eredità passata di cui beneficiamo oggi e che trasmetteremo alle future generazioni.
L’UNESCO ha identificato oggi un totale di 1154 siti (897 siti culturali, 218 naturali e 39 misti) presenti in 167 Paesi del mondo, riconosciuti e protetti come contesti d’eccellenza, per i loro valori di unicità, universalità e integrità. Attualmente l’Italia ne detiene la maggior parte, arrivando a 58 siti inclusi nella Lista del Patrimonio Mondiale.

Ma quali sono i gioielli del Veneto?

  • Prima ad essere riconosciuta nel Veneto è Venezia, insieme alla sua Laguna nell’anno 1987
  • La città di Vicenza e le ville del Palladio in Veneto sono stati i secondi siti della regione ad essere inseriti nella Lista dell’UNESCO nel 1994
  • Nel 1997 è stato aggiunto anche l’Orto botanico di Padova
  • Nel 2000 la Città di Verona è stata identificata come Patrimonio Mondiale
  • Nel 2009 sono state aggiunte le Dolomiti
  • Nel 2011 sono stati riconosciuti i siti palafitticoli preistorici delle Alpi
  • Nel 2017 sono state inserite anche le opere di difesa veneziane risalenti al XVI e XVII sec.
  • Le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene sono state identificate come siti da proteggere e valorizzare nel 2019
  • Infine, nel 2021 è apparsa all’interno della lista anche Padova Urbs Picta, di cui fanno parte la Cappella degli Scrovegni di Giotto ed i cicli pittorici del Trecento

[m.g]

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