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In Veneto crescono le domande di lavoro, in aumento anche i lavori stagionali

16.02.2023 – 13.00 – E’ la Bussola di Veneto Lavoro a rendere noti i dati del mercato del lavoro regionale nel mese di inizio 2023. A gennaio l’andamento stabile del mercato del lavoro veneto evidenzia come il saldo tra le assunzioni e le cessazioni sia lievemente negativo, anche se il dato è migliore rispetto a quello dei due anni precedenti, e la domanda di lavoro è in aumento del +5%.
“I dati di gennaio non sono mai di semplice interpretazione perché sono condizionati dagli effetti della stagionalità e da questioni meramente amministrative legate alla rilevazione del dato. Si è registrata però un’evidente tenuta dei livelli occupazionali in termini di posti di lavoro, con un saldo tra assunzioni e cessazioni sostanzialmente invariato: la domanda di lavoro risulta poi in crescita rispetto allo scorso anno- così interviene l’Assessore Regionale veneto al Lavoro, alla Formazione e all’Istruzione, Elena Donazzan-. Una tendenza che sembra essersi consolidata nell’ultimo anno – precisa – è l’aumento dei contratti a tempo indeterminato a scapito di quelli a termine, grazie anche al meccanismo delle trasformazioni. Si conferma, inoltre, il buon momento del turismo veneto, che rappresenta la prima economia regionale e che anche a gennaio si è dimostrato particolarmente attrattivo in termini occupazionali”.

Le assunzioni registrate in questo primo mese sono state complessivamente 58.250 (+5%), con una crescita più marcata per donne (+7%), stranieri (+8%) e giovani under 30 (+7%), mentre le cessazioni salgono ad un totale di 58.400 (+2%).
L’incremento dei posti di lavoro si concentra nel settore metalmeccanico (+1.600) e nei comparti del Made in Italy (+1.500), mentre l’agricoltura registra un saldo negativo per circa trecento posti di lavoro dipendente, oltre ad una diminuzione delle assunzioni del 4%.  Inoltre, le attività cinematografiche, svolte prevalentemente nel veneziano, fanno da traino al comparto dell’editoria e cultura, che registra 2.200 assunzioni, seppure con contratti di breve durata.

“Il segnale -continua Donazzan – che possiamo leggere tra i numeri è che si cercano lavoratori, soprattutto stagionali. Le aziende che hanno bisogno di lavoratori stagionali, specialmente nel turismo, stanno già cominciando in queste prime settimane dell’anno a fare il loro reclutamento – sottolinea ancora Donazzan -. Affineremo e potenzieremo l’attività dei Centri per l’Impiego volta ad accompagnare verso le opportunità che già esistono chi ha firmato una DID ed è immediatamente disponibile al lavoro: parliamo di 130-140 mila soggetti. Tra loro, circa la metà troverà un lavoro in modo abbastanza autonomo: per i restanti dobbiamo promuovere un’azione di animazione, con l’obiettivo di far emergere le opportunità di lavoro con puntualità e di accompagnare anche i soggetti più fragili verso un’occupazione che c’è mediante una formazione mirata”.

[m.g]

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