24.3 C
Portogruaro
lunedì , 29 Aprile 2024

Codognotto volge a Oriente. La nuova meta è Istanbul

di Zeno Saracino
05.04.2023 – 07.01 – Gruppo Codognotto ha aperto a Istanbul la filiale ‘Codognotto Turkey’, finalizzata alla vendita nella Turchia
. Il Gruppo, originario di Salgareda in provincia di Treviso, opera da anni nell’ambito dei trasporti, dell’intermodalità e della logistica integrata. Aver inaugurato una filiale in Turchia avrà ripercussioni anche sul vicino Friuli Venezia Giulia, perché proprio lo scalo di Trieste è uno dei principali Hub del Gruppo; e se lo sguardo si rivolge ai traffici con la Turchia, attraverso l’autostrada del mare (col ro-ro), lo scalo svolge un ruolo dominante. Una posizione accresciuta dalla strategia stessa del Gruppo Codognotto, finalizzata a potenziare l’offerta di servizi al di fuori dell’Unione Europea e di creare un collegamento stabile ed efficiente coi paesi medio orientali. Ma come ci è giunta, la Codognotto, a Trieste? L’approdo è relativamente recente, risalendo al 2015; originariamente infatti aveva chiesto in concessione 567 metri quadri al pianoterra del Magazzino 57 per svolgere lavori di stoccaggio e magazzinaggio di caffè verde.

Come ha osservato Adriaports, allo stadio attuale Codognotto attraverso lo scalo di Trieste è connessa con i paesi dell’Europa centro-orientale (Polonia, Slovacchia, Austria) e occidentale (Benelux, Spagna, Gran Bretagna); inoltre grazie al Gruppo Vectorys vanta ora collegamenti coi paesi nord africani. Idealmente la Codognotto Turkey dovrebbe funzionare quale volano per i mercati centro-asiatici (gli ‘-Stan), giungendo sino alla Cina, con il bonus di bypassare la Russia.

“La Turchia è un player chiave per la movimentazione di merci tra Europa e Paesi Euroasiatici”, spiega Fabrizio Battista, FTL Division Director Eastern Europe del gruppo Codognotto.
“L’economia di questo paese sta crescendo a un ritmo molto veloce, in particolare per quanto riguarda il settore tessile, la moda, l’automotive e l’elettronica. Questi grandi volumi dovranno trovare la loro strada verso l’Europa. Nonostante il forte scenario competitivo in quest’area, la crescita delle esportazioni turche e la posizione centrale di questo Paese rendono la Turchia un sito strategico in tutta l’area del Mediterraneo”.

[z.s.]

Ultime notizie

Dello stesso autore