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Onorificenza al merito della Repubblica: i cavalieri e gli ufficiali veneti

3.04.2023 – 11.00 – Sono 13 le persone a cui il Presidente Mattarella ha consegnato le insegne dell’Ordine al merito della Repubblica al Quirinale venerdì 31 marzo 2023.
Il noto riconoscimento va a premiare l’impegno a beneficio della società da parte di figure che con dedizione si sono spese per il bene comune in un’ottica di solidarietà, altruismo. Delle persone premiate lo scorso venerdì, quattro (2 donne e 2 uomini) provengono dal veneto: Rudi Zanatta, Matteo Marzotto, Carlotta Mancini e Francesca Moscardo.

I CAVALIERI:
Carlotta Mancini, 24 anni, che a seguito di una triste esperienza vissuta personalmente, si dedica alla sicurezza stradale e all’educazione nelle scuole, diffondendo nozioni sul tema e permettendo anche ai più giovani di apprendere i rischi di una guida non sicura.
Francesca Moscardo, la giovane veronese che ha conquistato web e social raccontando la propria vita a tu per tu con la disabilità, a cui va il riconoscimento, come fa notare il Presidente del Veneto, Luca Zaia: “per la sua forza evocativa, per la capacità di superare le barriere e guardare con ottimismo al mondo che viviamo”.
“A lei  vanno le mie congratulazioni più speciali, nel giorno in cui hanno ricevuto le insegne dell’Ordine al merito della Repubblica dalle mani del Capo dello Stato” aggiunge il Governatore.

GLI UFFICIALI:
Matteo Marzotto, imprenditore di 56 anni, provato da un lutto familiare, finanzia progetti nella lotta alla fibrosi cistica: dalla Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica Onlus, che oggi presiede, alla FFC Bike Tour, che ogni anno attraversa lo Stivale per incontrare e sensibilizzare i cittadini sull’importanza del tema e del sostegno alla ricerca scientifica, impegnata a trovare una cura alla malattia.
Rudi Zanatta, 52 anni, fondatore dell’Associazione ‘Sogni’ Onlus, un’organizzazione no profit che, in collaborazioni con diversi ospedali, si impegna a realizzare i sogni di bambini e ragazzi affetti da patologie oncologiche gravi e terminali, per consentirgli di uscire anche solo per un giorno da una quotidianità fatta di terapie ed ospedali.

[m.g]

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