06.12.2023 – 10.34 – Dopo il successo della campagna di scavo tenutasi a marzo 2023 nel sito della villa romana di Mutteron dei Frati, situata nella suggestiva Valgrande di Bibione, lo scorso novembre si è aperto un nuovo capitolo di questa affascinante avventura archeologica del Veneto Orientale. Le recenti ricerche sul territorio promettono infatti di svelare ulteriori segreti legati a questa affascinante area storica. Le indagini territoriali includono ricognizioni sistematiche di superficie, carotaggi e indagini geofisiche, con l’obiettivo di raccogliere dati cruciali per ricostruire il paesaggio antico e comprendere come fosse popolato e sfruttato nel corso dei secoli.
Sebbene il territorio abbia già fatto oggetto di indagini in passato, con ritrovamenti di materiali di età romana nei comuni di San Michele al Tagliamento e Caorle, attualmente rimane ancora incerta la posizione dei porti antichi alle foci del Tagliamento e le modalità insediative della fascia costiera. Le nuove campagne di ricerca, articolate in tre fasi, mirano a gettare nuova luce su questi affascinanti misteri.
Le ricerche di superficie sono state condotte durante i mesi autunnali e invernali, quando i campi sono sgombri da colture, consentendo agli operatori di esplorare terreni preparati per individuare potenziali reperti archeologici.
Un aspetto fondamentale del progetto è il dialogo aperto con la comunità locale. Tutti i proprietari dei terreni coinvolti sono stati informati in dettaglio sul progetto, mirando a una collaborazione efficace. Questo approccio rispettoso e coinvolgente è finalizzato a pianificare le attività in modo da ricostruire insieme la storia di questo territorio anfibio, che ha giocato un ruolo cruciale nella vita e nell’economia delle comunità locali.
Da questo approccio nasce il Progetto di Ricerca Archeologica Triennale. Iniziato nel 2022, il progetto è focalizzato sullo scavo della villa romana di Mutteron dei Frati, situata nella Valgrande di Bibione. La ricerca si estende anche allo studio della fascia costiera circostante, compresa tra il canale Nicesolo (dove scorreva il Tagliamento in età romana) e l’attuale corso del Tagliamento, che attraversa i Comuni di Caorle e San Michele al Tagliamento.
Il progetto, condotto dalle Università di Regensburg e Padova in collaborazione con la Soprintendenza e finanziato dalla DFG-Deutsche Forschungsgemeinschaft, promette di svelare nuovi dettagli sulla vita nell’antica Bibione.
Per rimanere aggiornati sulle scoperte e il progresso del progetto, è possibile visitare le pagine Facebook e Instagram “Bibione Antica: Discovering the Past”.
[g.m]