6.5 C
Portogruaro
martedì , 21 Gennaio 2025

Cittadinanza italiana agli stranieri: Noi Migranti e ANOLF Venezia scrivono ai sindaci della Città Metropolitana

28.12.2024 – 20:48 – E’ indubbio che il conferimento della cittadinanza italiana ad un cittadino straniero e la sua conseguente naturalizzazione è un fatto di grande rilievo, sia tra coloro che vorrebbero allargare il diritto (ad esempio con lo ius scholae) che tra chi, al contrario, vorrebbe renderlo più selettivo. La cerimonia di conferimento della cittadinanza dovrebbe quindi corrispondere a questa importanza. “E invece non sempre è così – lamentano Roberto Soncin e Massaer Diane, presidenti rispettivamente di AMVO Noi Migranti e Anolf Venezia – che hanno riscontrato come in alcuni Comuni tutto si riduca in uno scialbo adempimento puramente burocratico, indipendentemente dalla volontà dei protagonisti”. Eppure, scrivono nella lettera che hanno inviato a tutti i sindaci della Città Metropolitana, i nuovi italiani giurano sulla Costituzione e la cittadinanza è conferita, con decreto, dal Presidente della Repubblica, senza considerare che, diventando italiani e nello stesso tempo anche cittadini della Unione Europea.

Da qui alcune proposte per dare il giusto valore all’avvenimento: che il giuramento venga fatto nelle mani di un rappresentante dell’istituzione comunale come il Presidente del Consiglio, il Sindaco o un Assessore, che la cerimonia avvenga in una sala prestigiosa (dove magari possano essere presenti anche i famigliari) e, infine, che al neo italiano venga donata la bandiera dell’Italia e dell’Unione Europea e un opuscolo con la storia della città oltre alla consueta copia della Costituzione.

Sono oramai più di 3.000 gli stranieri residenti nei 44 Comuni del Veneziano a cui ogni anno viene riconosciuta la cittadinanza italiana, un numero più in crescita perché sempre più numerosi sono coloro che ne acquisiscono i requisiti, in primo luogo i 10 anni di residenza a cui si aggiungono, incredibilmente, altri 3 anni per la procedura burocratica. Numeri che, nelle statistiche della popolazione, ammorbidiscono il crollo dei residenti italiani.

In crescita esponenziale anche le cittadinanze concesse agli oriundi italiani provenienti dalle nazioni dell’America Latina, che possono far valere lo “ius sanguinis”, cioè gli antenati italiani emigrati a partire dalla fine del’800 in quei Paesi. Di questi però ben pochi rimangono: la maggior parte si trasferisce verso altri Paesi della UE più aperti ai nuovi arrivati, specie se laureati.

[c.s]

Ultime notizie

Dello stesso autore