09.05.2025 – 12:48 – In un gesto simbolico e strategico insieme, la Regione Veneto ha scelto di trasferire temporaneamente il proprio cuore istituzionale oltreoceano. Dal 6 all’8 maggio, la cittadina brasiliana di Bento Gonçalves ospita infatti la Consulta dei Veneti nel Mondo e il Meeting dei Giovani oriundi, due appuntamenti ufficiali sanciti dalla legge regionale 2/2003. L’occasione non è casuale: quest’anno ricorrono i 150 anni dall’inizio dell’emigrazione italiana — prevalentemente veneta — verso il Brasile, un fenomeno che ha plasmato in profondità l’identità culturale e sociale di intere regioni del sud del Paese. Le celebrazioni culmineranno oggi, 9 maggio a Monte Belo do Sul, dove si terrà la 15ª Giornata dei Veneti nel Mondo, istituita con la legge regionale 8/2008. Nell’ambito della cerimonia verranno conferiti i Premi Eccellenze Venete, riconoscimenti riservati a personalità distintesi nei settori della cultura, della ricerca, del lavoro o per il loro impegno verso la diaspora veneta.
“È un tributo doveroso – ha dichiarato l’Assessore regionale alla Cultura e ai Flussi migratori – ai tantissimi veneti che 150 anni fa hanno lasciato le loro case per costruirsi un futuro al di là dell’Atlantico. Questo anniversario non è solo memoria, ma anche progettualità condivisa tra generazioni e continenti.”
L’agenda istituzionale si è aperta lunedì 6 maggio presso la Casa della Cultura di Bento Gonçalves, un centro simbolico dell’identità italo-brasiliana. Mercoledì 7, l’Assessore ha visitato la Wine South America, una delle principali fiere vinicole dell’America Latina, dove la Regione Veneto e il Consorzio Tutela Prosecco DOC hanno un proprio stand, testimoniando la vitalità dell’export enologico e l’interesse crescente del mercato sudamericano.
La Consulta dei Veneti nel Mondo, organo consultivo permanente della Regione, include rappresentanti da otto Paesi: Brasile, Argentina, Uruguay, Sudafrica, Svizzera, Canada, Australia e Italia. Accanto a loro, siedono in veste di osservatori membri del Consiglio regionale, delle Università venete, dell’ANCI Veneto e delle Camere di commercio. Un mosaico globale che riflette la diffusione e l’influenza della comunità veneta nel mondo.
Parallelamente, il Meeting dei Giovani Veneti e Oriundi riunisce ragazzi tra i 18 e i 39 anni, selezionati da associazioni e comitati locali della diaspora. Il loro coinvolgimento non è marginale: rappresentano un ponte tra la memoria e il futuro, chiamati a immaginare nuove politiche di cooperazione e a rafforzare i legami tra le comunità di origine e quelle d’adozione.
In un’epoca di crescenti mobilità e appartenenze fluide, il Veneto sembra voler lanciare un messaggio chiaro: l’identità non è un dato statico, ma un progetto che si rinnova nel tempo e nello spazio — anche, e forse soprattutto, a migliaia di chilometri da casa.
[c.v.]