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Veneto: il granchio blu infligge colpi al lavoro e alla pesca

20.12.2023 – 10.05 – Lunedì 18 dicembre, la sede di Veneto Lavoro a Mestre (VE) ha accolto un nuovo incontro del tavolo incentrato sui problemi occupazionali che stanno emergendo a causa della situazione di criticità generata dal granchio blu nell’area del Polesine.
A convocare l’incontro è stata l’assessore al Lavoro, Elena Donazzan, mentre tra i partecipanti sono stati presenti il Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine, il Confcooperative Fedagri, Legacoop Agroalimentare, Impresa Pesca Coldiretti, AMA, Pescagri e le Organizzazioni sindacali di categoria, Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Pesca. Al fianco dell’assessore Donazzan, assistita dall’unità di crisi aziendali, ha preso parte anche l’assessore regionale alla Pesca, Cristiano Corazzari.

L’incontro di lunedì ha preso il via dall’esposizione di un aggiornamento sull’evoluzione della crisi che interessa l’area del Polesine e le attività di molluschicoltura realizzate dagli oltre 1500 lavoratori autonomi afferenti alle cooperative aderenti al consorzio. I dati hanno mostrato come ad oggi, la produzione nel Polesine registra una considerevole riduzione dei volumi produttivi della molluschicultura pari al 95% di quelli ordinari. Si tratta di un calo vertiginoso che si verifica, per di più, durante il mese di dicembre, ovvero il periodo in cui, di norma, vi è un picco delle produzioni.

L’assessora Donazzan si è espressa sul problema affermando che “questa emergenza colpisce un comparto considerato un’eccellenza veneta e nello specifico una delle realtà produttive più importanti d’Europa. La crisi, da un ambito ambientale si è spostata a quello produttivo, ora le ripercussioni occupazionali rischiano di diventare gravi per la stragrande maggioranza degli addetti, quegli oltre 1.500 lavoratori autonomi per i quali non è ammissibile il ricorso agli ammortizzatori sociali e alle indennità di disoccupazione.  Per questi lavoratori saranno possibili interventi di riqualificazione solo dopo che avranno cessato la loro attività, ma è un’eventualità che riteniamo non auspicabile perché non tempestiva e scarsamente rimediale rispetto a un danno conclamato in termini di lavoro e competenze perdute. È per questo che oggi rinnoveremo il nostro appello al Ministero dell’Agricoltura, anche alla luce degli aggiornamenti su dati più precisi dell’impatto economico e occupazionale, affinché venga dato seguito alle richieste che la Regione ha già avanzato su istanza del mondo produttivo e sindacale tutto”.

A intervenire, poi, anche l’assessore regionale alla Pesca, Cristiano Corazzari, che ha aggiunto: “Stiamo ponendo ogni attenzione possibile sulla pesca in Polesine che, come ha ricordato anche più volte il presidente Zaia, è un settore di estrema importanza, la situazione che sta attraversando è straordinaria ed emergenziale. La Regione ha affrontato ogni sforzo possibile per sostenere questa realtà unica e fortemente caratterizzante per l’economia veneta. Nella visione generale resta il problema che gli strumenti ordinari faticano a dare risposte adeguate. È pressante la necessità di affrontare provvedimenti straordinari per superare questo momento e sostenere il settore”.
[o.m]

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