05.12.2025 – 13:00 – Nell’anno del doppio centenario della nascita di Luciano Berio e di Pierre Boulez, l’Associazione Nazionale Critici Musicali organizza sabato 6 dicembre 2025, alla Biennale di Venezia nella Sala delle Colonne di Ca’ Giustinian, e in collaborazione con l’Associazione fra Docenti Universitari Italiani di Musica e Musikàmera, una giornata di studio dedicata ai due compositori e critici musicali dal titolo “Scrivere musica, scrivere di musica. Luciano Berio, Pierre Boulez e la funzione ‘critica’ del compositore dal Novecento a oggi”. L’ingresso è libero e sarà anche possibile seguire la diretta sui canali social dell’Associazione Nazionale Critici Musicali.
La giornata si aprirà alle ore 10.30 con i saluti istituzionali di Andrea Estero, presidente dell’Associazione Nazionale Critici Musicali, Luca Aversano, presidente dell’Associazione fra Docenti Universitari Italiani di Musica, e Sonia Finzi, presidente di Musikàmera. Seguirà, alle 10.45, la prima sessione dal titolo Parole di compositori, moderata da Andrea Estero, introdotta dalla relazione di Sandro Cappelletto dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Il contributo di Angela Ida De Benedictis e Vincenzina Ottomano del Centro Studi Luciano Berio esplorerà gli scritti e le interviste del compositore come strumento critico, mentre Mario Campanino dell’Istituto Nazionale per la Documentazione, affronterà il tema delle “probabilità critiche” in Boulez con Cent’anni di inquietudine. La prima sessione si concluderà con l’intervento di Anna Scalfaro dell’Università di Bologna dedicato alla presenza dei compositori come comunicatori nel celebre ciclo televisivo C’è musica e musica.
I lavori riprenderanno alle 14.30 con la seconda sessione, Dialoghi sul contemporaneo, moderata da Stefano Nardelli. Salvatore Dell’Atti del Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna analizzerà il rapporto tra Berio e Fedele d’Amico, mentre Edwin W. Rosascoapprofondirà convergenze e divergenze tra Boulez e Cage. Benedetta Saglietti del Conservatorio “G. Puccini” di Gallarate, proporrà una riflessione su Schoenberg è morto e Giangiorgio Satragni, del Conservatorio “G. Verdi” di Torino, chiuderà la sessione con l’intervento Riscrittura come commento: Berio e Boulez tra composizione e riflessione critica.
La giornata si concluderà dalle 16.30 con una tavola rotonda dal titolo Comporre e scrivere di musica tra Novecento e Duemila, moderata da Carla Moreni, con la partecipazione dei compositori Francesco Antonioni, Michele Dall’Ongaro, Marcello Filotei e Carlo Alessandro Landini, chiamati a discutere l’eredità critica di Berio e Boulez e il ruolo odierno del compositore nella comunicazione musicale. Dopo il convegno, alle ore 20.00, seguirà la première di Coro di Luciano Berio con le coreografie di Wayne McGregor al Teatro La Fenice, nuovo spettacolo che rientra nell’ambito del ciclo dei Progetti Speciali dell’Archivio Storico della Biennale di Venezia – Centro Internazionale della Ricerca sulle Arti Contemporanee.
Il comitato organizzativo della giornata di studi è composto da Sandro Cappelletto, Andrea Estero (coordinatore), Carlo Fiore, Angelo Foletto, Gianluigi Mattietti e Antonio Smaldone. L’iniziativa è inoltre organizzata con il sostegno della Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura e con l’ospitalità della Biennale di Venezia.
L’Associazione nazionale critici musicali è nata nel 1986, tra i musicologi e i professionisti dell’informazione musicale che dal 1980 si raccoglievano in libera assemblea per il Premio della critica musicale “Franco Abbiati”. L’Associazione, autofinanziata con le quote annuali dei soci, conta oggi circa cento iscritti: alla presidenza si sono avvicendati Duilio Courir (dal 1987 al 1993), Leonardo Pinzauti (dal 1993 al 1996), Angelo Foletto (dal 1996 al 2023) e Andrea Estero (in carica dal 2023). Testimone militante e critica della vita musicale italiana, attiva con Lettere aperte, convegni e prese di posizione ‘politiche’, ma senza avere scopi sindacali o corporativi, l’Associazione nazionale critici musicali esprime un suo motivato e riassuntivo giudizio attraverso l’assegnazione del Premio della critica musicale “Franco Abbiati”. Il Premio che non prevede attribuzioni in denaro, ha cadenza annuale (I edizione, stagione 1980-81). Accanto alle segnalazioni di merito assoluto – migliore spettacolo, migliori artisti della stagione, in tutti gli ambiti: dall’opera al concerto, dagli enti lirici ai festival, dalla musica eseguita a quella prodotta sotto diverse forme – il Premio Abbiati ha svolto un ruolo attivo nella segnalazione di giovani talenti e di iniziative artistiche o didattiche di particolare significato nazionale.


