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Prevenire l’endometriosi: al via il progetto regionale nelle scuole per informare i giovani

30.03.2023 – 11.00 – Nonostante stia terminando il mese di sensibilizzazione nei confronti dell’endometriosi, la lotta contro questa malattia è ben lontana dal concludersi, anzi entrerà nelle classi, per ‘arruolare’ anche i più giovani.
L’endometriosi è una malattia dolorosa, cronica e potenzialmente invalidante e diagnosticarla precocemente permetterebbe di accedere il prima possibile ai diversi trattamenti disponibili, di fondamentale importanza per migliorare la qualità della vita e prevenire l’infertilità: per questi motivi si impone l’urgenza di sensibilizzare anche i più giovani sul tema e informali al meglio. Con questo fine, la Regione del Veneto ha predisposto per il prossimo anno scolastico, all’interno della rete delle Scuole che promuovono salute per le scuole secondarie di secondo grado, un approfondimento specifico legato al modulo sulla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, trattato con la metodologia della Peer Education.

PEER EDUCATION:
“Nella nostra Regione, la ‘Peer Education’ – spiega l’assessore alla Sanità e Sociale Manuela Lanzarin – è un importante strumento di prevenzione e di contrasto all’HIV e alle malattie sessualmente trasmissibili, programma finalizzato a promuovere corretti stili di vita in modo da contrastare i fattori di rischio per l’HIV e altre malattie sessualmente trasmissibili, attraverso la trasmissione di conoscenze e di esperienze – prosegue l’Assessore -. Da vent’anni la Regione del Veneto lavora con la Peer Education per parlare di benessere ai ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado. La forza del suo intervento risiede nella capacità relazionale, empatica e di coinvolgimento. Dal 2003 al 2022 sono circa 90.000 studenti coinvolti dalle attività in classe realizzate dai Peer, sono circa 10.000 i Peer formati”.
Sarà fornito del materiale informativo sui questi temi, per la formazione dei giovani Peer che saranno formati, assieme ai docenti, dall’operatore sanitario e che si occuperanno di fare gli interventi in classe, rivolti ai loro compagni delle classi prime, seconde e terze.
Oltre a queste attività, saranno organizzate delle ulteriori azioni di formazione per gli insegnanti sulla salute riproduttiva che potranno essere inserite nelle attività didattiche.

LE ATTIVITA’ NELLE CLASSI:
“Alle giovani verranno offerte diverse informazioni – sottolinea l’assessore Lanzarin -. Si parte dall’impatto di alcune malattie sulla fertilità e azioni possibili per prevenirle o trattarle tempestivamente. Oltre all’endometriosi si parlerà anche di altre patologie frequenti (malattie della tiroide, diabete, infezioni apparato genitale). Un forte accento verrà posto sul ruolo positivo degli stili di vita sani: alimentazione varia ed equilibrata, attività fisica/controllo del peso, non fumare, non esporsi a fumo passivo, astensione/uso moderato di alcolici e loro completa eliminazione dal momento in cui si cerca una gravidanza, non usare sostanze stupefacenti o dopanti di nessun tipo. Non ultima, l’importanza della iodoprofilassi in età fertile, gravidanza e allattamento; consumo di latte vaccino a tutte le età e assunzione di acido folico nel preconcezionale per la donna”.
I moduli prevedono poi un attento focus su come evitare i rischi ambientali in particolare sostanze chimiche pericolose durante le attività della vita quotidiana (es. prodotti per lavori domestici, hobbistica e giardinaggio come pesticidi) e sulla salute riproduttiva maschile. Non sarà preso in considerazione, infatti, solo il pubblico femminile. Anche i maschi saranno sensibilizzati nell’eseguire visita medica per escludere varicocele o altre alterazioni dell’apparato genitale, ridurre al minimo l’uso di indumenti intimi e pantaloni stretti che possono aumentare la temperatura dei testicoli, oltre alla prevenzione di malattie sessualmente trasmissibili in generale.

[m.g]

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