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‘Campioni tutti i giorni’: la campagna per combattere la sedentarietà in Veneto

23.05.2023- 12.00 – Per quanto i cittadini veneti risultino essere tra i meno sedentari d’Italia (al terzo posto dopo Bolzano e Trento), il conteggio delle persone tecnicamente considerate ‘sedentarie’ in regione raggiunge le 500mila. Questo secondo quanto emesso dal rapporto ‘Attività Motoria e Sedentarietà in Veneto’, esemplificato lo scorso giovedì 18 maggio dall’Assessore alla Sanità della Regione e della Dirigente della Direzione Prevenzione, Francesca Russo, in occasione della presentazione della vasta campagna regionale dal titolo ‘Campioni tutti i giorni’. La campagna si mobilita in vista di una maggiore sensibilizzazione circa la salubrità del fare moto quotidianamente, prevenendo così il rischio dell’insorgere di malattie, anche croniche, legate alla sedentarietà.
La strategia di promozione della campagna lavora appoggiandosi ai social network regionali e delle Aziende Sanitarie, sui canali di comunicazione tradizionali di stampa, su affissioni in vari spazi pubblici e affissioni dinamiche sugli autobus nei capoluoghi di provincia del Veneto, al fine di estenderne il messaggio a più persone possibili.

“Il tutto – ha sottolineato l’Assessore – si inquadra nell’ambito della sezione Vivo Bene Veneto prevista dal Piano regionale di Prevenzione del Veneto. Siamo ad esempio al lavoro sugli aspetti dell’alimentazione, del movimento come in questo caso, degli abusi in generale e puntiamo ad affermare in ogni modo possibile la cultura legata ai sani stili di vita, coinvolgendo il territorio (Comuni e Ulss in primis) e spingendo le persone, a cominciare dai giovani, a convincersi che uno stile di vita sano salvaguarda la salute, impedisce il nascere di tante malattie, garantisce una qualità di vita migliore e diminuisce la necessità di accedere a cure e terapie farmacologiche che, oltre a non fare di certo piacere, costituiscono anche un elevato costo sanitario e sociale. Per questo lavoro ringrazio la dottoressa Russo e tutto il suo staff che, nonostante anni terribili causati dal Covid, trovano l’entusiasmo e il tempo per creare anche azioni preziose come questa presentata oggi. E il lavoro paga, perché la percentuale di sedentari, rispetto al periodo della pandemia è scesa dal 23 al 15,5%“.

Dai dati del rapporto si evince inoltre come tra il numero totale dei sedentari in veneto, circa il 15,5% della popolazione si conti nelle fasce d’età comprese tra i 18 e i 69 anni. Sono i giovani a presentare le performances peggiori: 7 su 10 tra undicenni e tredicenni infatti non raggiungono i livelli raccomandati di attività motoria (per l’OMS, un’ora al giorno); il rapporto sale a 8 su 10 tra quindicenni e diciassettenni, per cui sono complici almeno 2 ore al giorno di attività con telefonini, tablet e internet.

La Regione del Veneto ha da anni delineato un’articolata strategia per il contrasto della sedentarietà che, come parte integrante del Piano regionale Prevenzione 2020-2025, ha la finalità di promuovere l’attività motoria, sviluppando le progettualità già in essere nel territorio della Regione, nell’ottica della trasversalità e della multi-settorialità. In vista di questi molteplici scopi, la strategia si articola in diverse aree:
– promuovendo nella popolazione ‘sedentaria sana’ in setting specifici ( ad esempio quello scolastico, lavorativo o di comunità) interventi che incentivino il movimento, sia nella quotidianità che in occasioni organizzate (come il pedibus per le scuole primarie, 1 km al giorno per le scuole secondarie, gruppi di cammino, attività in palestra per anziani, attività nei parchi, ecc);
-con interventi sulla popolazione con presenza di uno o più fattori di rischio o con patologie specifiche che possono trarre beneficio dal movimento, anche predisponendo percorsi di esercizio fisico strutturato in apposite strutture private;
– con interventi finalizzati alla creazione di contesti specifici idonei alla promozione dell’attività motoria con interventi strutturali e ambientali, quali ad esempio ‘la rete dei comuni attivi’ o la promozione di percorsi ciclo-pedolani;
-con azioni di comunicazione, informazione e formazione, rivolte sia alla popolazione che agli operatori sanitari.

[m.g.]

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