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lunedì , 16 Settembre 2024

Da Portogruaro a Verona per promuovere l’enogastronomia del Triveneto

28.07.2024 – 12:56 – Cambio al vertice dell’U.C.E.T. (Unione Circoli Enogastronomici del Triveneto). Nel corso dell’ultima assemblea tenutasi qualche giorno fa a Verona, è stato eletto il nuovo Presidente Alessandro Salarolo (già Vicepresidente U.C.E.T. ed inoltre Presidente della Confraternita del Boncuciar di Verona), che succede a Leandro Costa (rimasto in carica per venticinque anni, a cui ora è stato attribuito il titolo di Presidente Onorario con diritto di voto). Vicepresidente sono stati nominati Vincenzo Zollo (già Revisore dei Conti U.C.E.T. e Vice Gran Maestro dell’Enoclub Portogruaro) con delega alla Comunicazione e Leopoldo Ramponi (Presidente della Confraternita del Lesso e Pearà di Verona) con delega all’Organizzazione. L’U.C.E.T., fondata nel 1987 proprio a Portogruaro dall’Enoclub e da altre 6 confraternite, ha riunito negli anni sotto la propria direzione molti circoli residenti nella macroregione triveneta (Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige) con lo scopo di valorizzare l’enogastronomia locale riscoprendo anche gli antichi valori culturali e diffondendo le tradizioni del popolo triveneto attraverso l’organizzazione di corsi, simposi, conferenze e dibattiti. Inoltre, propone un proprio calendario annuale di incontri, singolarmente organizzati dalle confraternite associate, che condividono momenti culturali con meeting, visite, degustazioni e altro di importanza territoriale, oltre che al pranzo sociale con piatti della tradizione preparati con prodotti della filiera e delle eccellenze locali in giusto accostamento con vini del Triveneto. Ogni attività dell’U.C.E.T. viene svolta senza perseguire alcun lucro.

“Ringrazio tutto il Consiglio Direttivo per la fiducia riposta in me – afferma in neo Presidente Alessandro Salarolo –. Ho alle spalle l’esperienza di Presidente della Confraternita del Boncuciar, nonché diversi anni come vice in U.C.E.T., pertanto spero di costruire con la nuova squadra un percorso di continuità e sviluppo per la nostra grande Associazione. Approfitto dell’occasione per ringraziare pubblicamente Leandro Costa per il lavoro svolto in tutti questi anni e per chiedergli di continuare a mettere a disposizione di tutti noi la sua grande competenza”.

“L’ U.C.E.T. ha grandi progetti – continua il neo Vicepresidente Vincenzo Zollo –, c’è la voglia di crescere e di accogliere nuovi sodalizi dell’area triveneta. Inoltre, il nuovo Consiglio ha espresso la volontà di dare un segnale di sviluppo e di collegamento tra passato, presente e futuro, e quindi abbiamo previsto un restyling del logo e dell’immagine. Infine, stiamo lavorando per riprendere e lanciare la rivista “il Bàcaro”, in collaborazione con VISYSTEM Editore, voce ufficiale delle attività U.C.E.T. nonché canale privilegiato per la divulgazione della nostra storia e cultura, oltre che delle tradizioni e delle eccellenze locali”.

“Perpetrare e valorizzare le tradizioni della gastronomia territoriale è un dovere, che crea
legame con le proprie origini e rafforza l’identità ed il senso di appartenenza – aggiunge l’altro neo Vicepresidente Leopoldo Ramponi –. Il mio impegno in U.C.E.T. sarò proprio questo, grazie anche alla grande esperienza maturata in cinque generazioni di gestione della nostra Antica Trattoria Tipica al Bersagliere, che saprò mettere a disposizione di tutti gli Associati».

“È stata per me una grande esperienza ed un enorme privilegio poter presiedere così a lungo l’U.C.E.T. – conclude il Presidente Onorario Leandro Costa –. Ringrazio tutti coloro che mi hanno supportato in questi anni e faccio un immenso in bocca al lupo al nuovo gruppo dirigente perché possa portare avanti l’importante lavoro che la nostra Associazione svolge a favore della conservazione e divulgazione delle nostre tradizioni e tipicità. Il baricentro ora si sposta da Portogruaro a Verona, acquisendo una maggiore centralità rispetto a tutta l’area geografica di nostro riferimento (il Triveneto): l’auspicio è che ciò porti la possibilità di maggiore sviluppo per le nostre iniziative nonché nuove opportunità di collaborazione con Enti e Istituti pubblici e privati, interessati come noi a salvaguardare e tramandare le nostre origini”.

[c.s]

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