30.03.2023 – 12.00 – Sono emersi duemila operai irregolari nei cantieri navali di Venezia, a seguito dell’operazione condotta Guardia di Finanza, nell’ambito di un’attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica lagunare in collaborazione con l’Ispettorato del Lavoro. L’indagine aveva appunto lo scopo di far luce sulla presenza di sistemi di sfruttamento della manodopera nei cantieri navali del capoluogo veneto. Così il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commenta la notizia: “Mi congratulo e ringrazio gli uomini della Guardia di Finanza per l’operazione contro lo sfruttamento dei lavorati portata a termine nei cantieri navali di Venezia. E’ importante e giusto che queste irregolarità emergano e chi ha sfruttato questi lavoratori sia sanzionato, anche a tutela delle numerose aziende che operano rispettando fino in fondo la normativa. Lo sfruttamento va combattuto tanto quanto il lavoro irregolare che alimenta un sistema iniquo, andando a pesare sulle imprese e sulle persone oneste”.
Privati dei più elementari diritti spesso sanciti da contratti collettivi, i lavoratori erano sfruttati con paghe irregolari e inferiori a 7 euro all’ora. Per lo più si trattava di operai bengalesi e dell’Europa dell’est.
“In Veneto deve restare alta l’attenzione, continuando la sinergia fra istituzioni che permette di rendere particolarmente puntuale il sistema dei controlli, con particolare attenzione anche al sistema dei subappalti – conclude Zaia -; è un ambito che ci sta molto a cuore per tutti i cantieri che abbiamo in Veneto e che si stanno attivando. È bene che si sappia che non c’è spazio per chi evade la legge e pesa sulle imprese sane”.
[m.g]