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Le nuove invenzioni che salvano l’ambiente: a Venezia i robot puliscono i fondali dai rifiuti

12.06.2023 – 10.00 – Nel pomeriggio di venerdì 6 giugno si è svolto a Punta della Dogana il primo evento di presentazione della piattaforma robotica per la pulizia dei fondali dai rifiuti presenti nella Laguna di Venezia e che, nei giorni scorsi, è già entrata in funzione, in via sperimentale, a Sacca Fisola e Cavallino Treporti.

LA NUOVA PIATTAFORMA ROBOTICA:
Questa nuova tecnologia è stata sviluppata dai partner di Maelstrom Tecnalia (Spagna), Consiglio Nazionale delle Ricerche Francese CNRS-LIRMM e la ditta veneziana Servizi Tecnici, nell’ambito del progetto Maelstrom, cofinanziato dall’Unione europea e coordinato dal Cnr-Ismar.
La piattaforma è composta da una chiatta galleggiante a cui, attraverso cavi e argani, è fissato il robot per la pulizia dei fondali, in grado di lavorare fino a venti metri di profondità.
Attraverso sensori guidati dall’intelligenza artificiale, è in grado di controllare il fondale e identificare i rifiuti che, dopo essere stati recuperati dalla piattaforma, vengono valutati per tipologia e peso e smaltiti a seconda della loro differente natura.

Alla dimostrazione di venerdì è intervenuto l’assessore all’Ambiente, Massimiliano De Martin, che così commenta: “Ho già avuto modo di apprezzare questo progetto nel corso dell’ultimo Salone Nautico – ha detto portando i saluti del sindaco Brugnaro – E’ un momento importante perché si tiene in un luogo che dal 1885 segna la quota zero sul livello medio del mare. Questa piattaforma è un esempio pratico di quello che diciamo da sempre, ovvero che se Venezia vuole continuare a sopravvivere, almeno per i prossimi 1600 anni, deve puntare sulla scienza e sulla ricerca. Il successivo passaggio, fondamentale, è trasformare su scala industriale queste scoperte perché tutti ne possano beneficiare. Il compito della politica, in questo caso dell’Amministrazione comunale, è quello di facilitare le relazioni e mettere in connessione tutte le realtà che studiano e lavorano nella nostra città: quello che si può fare a Venezia lo si può fare ovunque nel mondo”.

[m.g.]

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